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Arrivare per partire, e partire per arrivare ancora.... vedere accendersi un faro su acque ignote, e addormentarsi al lume della luna in mezzo alle greggie; essere prostrati di fatica, di fame, di sete; e prendere il cibo e il riposo, con la gioia di una vittoria; aver l'illusione di non fermarsi mai, finché un urto improvviso non faccia rotolare nel sepolcro; essere la libertà stessa, che scuote la vita per le chiome e la bacia, fino a sentirne l'amarezza dell'alloro o la dolcezza delle fragole e del miele; respirare, fino al delirio, quella che gli Arabi chiamano chuè-el-halè, l'aria della solitudine: così ho sentito bella la vita! (it) |