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È usanza quasi comune di tutti i secoli, che la più infelice e scontenta razza del mondo sieno stati sempre i letterati: e quando non sanno di che lagnarsi, incolpano il costume de' tempi loro, e fanno mille doglianze e lamentazioni, dicendo che oggimai non si pensa più ad altro che a' diletti; che della virtù non si tien conto veruno; e somiglianti piagnistei e querimonie, che non hanno mai arrecato utile a chi li ha fatti, e sono stali giudicali sempre una seccaggine da tutte le nazioni della terra che li hanno uditi. (it) |