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Cosimo III de' Medici, instabile erede di delicati e dotti nevrotici, come Francesco I, cercò chiarezza e riposo nella esatta didascalia scientifica. Amava il Redi, la sua prosa pulita ed esente da araldici fantasmi. Ma, tardo e fantastico personaggio di una famiglia che già pregustava il prezioso sarcofago di San Lorenzo, era destinato a far sorgere dovunque immagini allusive, che tenevano della scienza, ma soprattutto parevano alludere a una commedia simbolica, recitare una allegoria. Questo accadde quando affidò ad alcuni pittori della sua corte il compito di apprestargli delle immagini di animali. Ritratti d'animali: basta questa annotazione per proporre un tema arduo, insidioso, un poco malato; giacché il rapporto dell'uomo con l'animale e soprattutto con la sua figura è misterioso. ironico, impossibile. (it) |