Mention429722

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so:text Ecco l'inganno che ha pensato nel cuore: ordita nelle sue stanze una gran tela, tesseva, una tela sottile, smisurata Allora di giorno la grande tela tesseva, e la sfaceva di notte" . Il gesto di Penelope, scandendo la temporalità dell'Odissea, racchiude un'ambiguità. Il tempo del gesto è infatti la preparazione di un'inganno. La tela è smisurata , ha cioè una caratteristica irreale. Due dee, esperte in inganni, tessono: Circe e Calipso. Il gesto di Penelope ci riporta subito in questa ambiguità. "Tessere" si dice infatti di una tela ma anche di un inganno. La tela di Penelope anticipa la futura strage dei Proci. La tela ha per sorella la rete. "Trama invisibile di legami afferra tutto e non si lascia afferrare da niente". La rete è fatta di fili magici. Il loro intreccio invisibile permette al pescatore di ingannare i pesci. I buchi nell'intreccio sono infatti migliaia di occhi in agguato alla preda. È lo spazio mitologico a fondare l'arte della pesca. In questo spazio è in causa il destino dei mortali. La tela di Penelope si è rovesciata magicamente nella rete di Odisseo. (it)
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so:description Citazioni di Roberto Peregalli (it)
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Triples where Mention429722 is the object (without rdf:type)

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