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Ha dato al cinema tedesco una legittimità che poi Hitler avrebbe distrutto. Per questo è per me un film così importante. La nostra è una generazione orfana di grandi cineasti, non ha potuto appoggiarsi a nessuna tradizione. Non è andata come in Francia, in Italia o in Unione Sovietica, dove la continuità è stata assicurata. In Germania s'è prodotto un vuoto che niente potrà mai riempire. Prima della guerra avevamo grandi filosofi, compositori, matematici... Tutto spazzato via. Sono anelli d'una catena che non si riallaccerà mai. (it) |