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Depretis fu dodici volte membro o presidente di otto consigli dei ministri e ciò gli dette la possibilità di introdurre alcune necessarie riforme. Ma, per la sua versatile capacità di manipolazione di tante coalizioni eterogenee, passò alla storia come il grande corruttore della politica italiana. Pur essendo onesto nella vita privata, Depretis ammise francamente che – come politico – era costretto a sfruttare l'avidità di denaro e il carrierismo degli altri; e, molto spesso, coloro che venivano eletti deputati erano più che disposti ad accettare piccole forme di corruzione e di favoritismo personale. (it) |