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Non si può ridurre tutto a un discorso tecnico e atletico. Se un mio giocatore arriva al campo distratto o preoccupato da qualcosa che gli è successo fuori, l'allenamento per lui quel giorno varrà zero. Collaboro psicologi sportivi che si occupano di spiegare perché un giocatore alterna partite eccellenti ad altre insufficienti. E i motivi sono legati appunto alla psiche. L'allenatore deve riconoscere questo aspetto della persona e intercettare i suoi bisogni. Se non riesce, è preoccupante. Purtroppo nel calcio quando parli di queste cose ti guardano come un marziano. (it) |