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La Memoria involontaria, secondo l'Autore, a differenza di quella volontaria, è lo unico strumento atto a farci conoscere la verità dell'Essere, a darcene la palpitante autenticità; essa presuppone, naturalmente, il suo opposto: l'Oblio, il quale ci ha sottratto il ricordo e lo ha nascosto in un luogo inviolato, nell'inconscio, ov'esso conserva la propria integrità e freschezza; tal genere di memoria, operante fuor del regno dell'intelletto, fuor della sfera della ragione, restituirà netto ed intatto il ricordo alla nostra coscienza, per l'effetto di un prodigio analogico. (it) |