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Lo stato d'animo degli italiani, prima e dopo la guerra del '66, fu descritto, direi spietatamente notomizzato, dal Villari nel celebre opuscopo Di chi è la colpa? uno de' primi mirabili saggi di critica politico-sociale dell'insigne maestro.
Il Villari additava l'unica salvezza per la nazione nella modestia, nella volontà, nel lavoro, onde appunto riparare al danno e al disonore, che ci eravamo attirati con la nostra leggerezza, con la nostra tronfia retorica, con la nostra petulante indisciplina. A guarirci non era bastata Custoza, ed avevamo ad alte grida provocato una seconda, più crudele lezione dalla Nemesi dei popoli deboli, impulsivi e nervosi: Lissa. (it) |