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Vivevano i Benedettini parcamente, e ciascuno poverissimo, non accettando neanche elemosine, poiché secondo la regola dovevano campar la vita col lavoro. Così nei primi tempi coltivavano i terreni, impiantavano alberi, copiavano scritture e libri, vivevano insomma delle loro braccia ed erano contenti di loro povertà: di talché recò loro grave scandalo quando furon trovati dopo morte ad un monaco di Flavigny due soldi nascosti sotto l'ascella; fu privato della sepoltura sacra. .
Ma quando per sfondolate ricchezze divennero potenti; quando calpestarono la regola del loro santo fondatore e gli abati diventaron, assoldando soldati e; quando i soli monaci di S, Benedetto Polirono presso Mantova divennero sì ricchi da occupare tremila paia di buoi al lavoro dei loro campi; la corruzione s'aprì un varco nelle celle degli austeri figliuoli di Benedetto; e regola, e leggi, e sapere, e santità andarono in fascio; e il mondo cristiano li vide parteggiare or con Papi ed or con Imperatori, or con Baroni ed or con Monarchi, li vide opprimere con abusi e soprusi gli uomini che appellavano loro vassalli; discacciare il povero dalla soglia dei loro conventi come schiavo, infine cingersi d'armi e d'armati. (it) |