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Mi dicono che al mondo ci sono persone non attratte dalle mappe; mi riesce difficile crederlo. I nomi, l'aspetto delle foreste, i percorsi delle strade e dei fiumi, il tracciato preistorico dell'uomo ancora chiaramente riconoscibile su per le colline e giù nelle valli, i mulini e le rovine, gli stagni e i traghetti, e magari il Monolite o il Circolo Druidico sulla landa: tutte riserve inesauribili d'interesse per chi abbia occhi per vedere e un briciolo d'immaginazione per lavorarci su. Ognuno ricorda di aver posato il capo sull'erba quando è stato bambino, e di aver sbirciato dentro quella foresta infinitesima, vedendola popolarsi di eserciti fatati. (it) |