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Nel 1931 il problema dell'Azione cattolica provocherà una grave crisi. Da parte fascista si dichiara che «l'educazione e l'istruzione della gioventù non possono essere affidate che alle mani dello Stato». La Santa Sede, da parte sua, vuol salvare ad ogni costo l'Azione cattolica, che proprio sotto il pontificato di Pio XI ha preso uno slancio ed un vigore sconosciuti al tempo del pontificato di Benedetto XV. Tuttavia, anche questa volta si troverà la via del compromesso. Fra l'altro, la Chiesa accetta di non affidare le cariche direttive dell'Azione cattolica a coloro che si sono distinti come antifascisti. (it) |