so:text
|
In fondo al cuore sacerdotale, | donde il loro splendore s'erige | – oro, argento, diamante, cristallo – || pesanti di secoli e di prestigi, | durante i vespri, quando le sere | alle lunghe preghiere invitano, | s'impongono gli ostensori | i cui fissi gioielli meditano. || Conservano, ornati di fuoco, | per l'universale amnistia, | il bacio bianco dell'ultimo Dio, | caduto sulla terra in un'ostia. !! E la chiesa, come un palazzo di fiamme nere, | ove i reliquiari d'argento e d'ombra | tacciono i loro gridi di tristi metalli, | con lo slancio chiaro delle colonne esulta | ed erge, in fasci d'archi e spigoli, | sino al fastigio l'eternità del culto. || In una cornice di grandi ceri che piangono, | attraverso tempi e giorni e ore, | gli ostensori | sono il solo cuore della fede | che brilla ancora, cristallo e oro, | nelle città della demenza. (it) |