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Tristano fu – ed è tuttora, pur se conduce da parecchi anni vita ritirata – uno dei cervelli del jazz. Quando incominciò a far parlare di sé faceva una musica strettamente imparentata col bebop, a tuttavia austera, estetizzante, un poco cerebrale. Nel suo jazz faceva capolino Bach. Il gioco dei bassi, i movimenti fugati, il calligrafico contrappunto, il rigore competitivo, le sonorità lievi degli strumenti a fiato che più avanti furono inseriti nel suo complesso, e che in omaggio alla nuova estetica non facevano uso del vibrato, conferivano alla sua musica "da camera" un'eleganza settecentesca. (it) |