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Gregorio XI, contrariamente a quasi tutti i suoi predecessori da un secolo a quella parte, è meno un papa «politico» quanto un papa «religioso»: non è più soltanto «avignonese», ma ormai di nuovo «romano-cattolico», se così possiamo esprimerci. Circa il suo carattere, siamo abbastanza bene informati dalle fonti del suo tempo. Predominano le buone qualità: è uno spirito sinceramente religioso, con forte inclinazione verso il misticismo, ed una straordinaria delicatezza di coscienza; è profondamente onesto e retto, alieno dai comodi compromessi, che avevano facilitato fino allora la permanenza della curia in Avignone; i suoi biografi ne esaltano concordi la finezza di animo e la cultura. (it) |