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hanno il torto di prendere sul serio l'affermazione che quel tanto d'arbitrario che le più recenti teorie della conoscenza costruite dagli scienziati sono costrette ad ammettere nella scienza, tolga alla scienza stessa il suo carattere di scienza vera. Il Croce s'illude che si possa giungere ad una conoscenza "più vera", col risalire dai concetti "parziali" e "artificiali" della scienza a quello che egli chiama il concetto "puro", all'universale; quasi che questo concetto "puro" non fosse in realtà, al pari della "intuizione" del Bergson, l'indistinto, l'indiscriminato, l'inconscio; quasi che liberarsi dal presunto arbitrario insito nella scienza non fosse liberarsi da ogni e qualunque conoscenza. (it) |