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Chissà per quale strada Totò è riuscito ad arrivare nel mio cuore, nei nostri cuori. Il suo modo, non saprei adoperare la parola "mestiere" perché mi sembrerebbe addirittura riduttivo, il suo dono, la sua celestiale grazia, la sua classe infinita, il suo non essere mai volgare anche quando magari le battute lo erano, la sua faccia commovente da Cristo invecchiato, il timbro della sua voce, i suoi tempi comici inarrivabili, i suoi tempi tragici inarrivabili, tutto questo, pur se eccezionale, non può bastare per capire il suo successo inestinguibile. Ci deve essere proprio una specie di mistero, un miracolino, appunto. Sarà forse quella sua gestualità primordiale, quella mimica ancestrale, quel suo modo di essere diretto, che lo rende capace di conquistare tutti, anche i bambini che sono nati trent'anni dopo la sua scomparsa. Oppure la sua capacità di sollecitare ed elevare il "fanciullino" che risiede nel profondo di ogni essere umano. In ogni caso, Totò si rivela come una sorta di mago Merlino, che con le sue arti misteriose riesce a tirar fuori la parte migliore di noi. Grazie, Totò. (it) |