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Queste furono le arti di pace con che la sapienza degli antichi Vercellesi fondò e mantenne quasi due secoli una università: istituzione e per sé lodevolissima, ma per rispetto de' tempi degna d'ogni maggiore lode, mentre che l'Italia appena risorta dalle tenebre vedeva alcun lume di lettere, e queste che altrove più per opera de privati, che per pubblica volontà rifiorivano, qui non solamente desideravansi, ma ricercavansi, non benignamente ricevute, ma cupidissimamente abbracciate, non di qualche grazia privilegiate, ma dal pubblico con denaro e con opera conservate e sostenute. Tanto era in quegli animi generosi l'amore del vero e del bello! Né potranno recarselo a male i convicini popoli subalpini, se colla scorta de' documenti certissimi della storia, io dico, che da Vercelli vide il Piemonte uscire primieramente quella luce che della passata infelicità l'ammoniva, e con migliori speranze avvisava di quanto sarebbe un giorno glorioso. (it) |