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Gli inglesi hanno una parola per definire l'arte di sottrarsi al confronto: escapism. Davanti all'ostacolo, l'escapista opta per la fuga. Come le stelle cadenti, come i cavalli allo stato brado o come i torrenti d'acqua limpida, non sopporta gli urti, gli sfregamenti, la bruttura del contatto. Trova volgare persino l'arguzia. Sceglie di fare dietro-front; si riconosce nella grazia della ballerina che traversa il palcoscenico da una quinta all'altra con quattro balzi da cerbiatta. Alla carica del quadrupede preferisce lo svolazzare della farfalla. (it) |