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Da alcuni anni ormai sono un'ammiratrice dell'itinerario bello, complesso di Piero Guccione. Un'arte di vasta e raffinata ambizione, ricca di un'intensità di visione personale propria della tradizione modernista. Ciò che ne fa un artista totalmente modernista è che la sua opera non propone un rapporto trasgressivo con la pittura stessa. E ciò che non rende il suo lavoro tipicamente contemporaneo è l'essenza di una distanza ironica dal modo in cui la pittura incarna il pensare o suscita il sentire. Guccione non si volge al passato come a qualcosa da annullare o meglio di cui appropriarsi. Né intende, con l'arte, sferrare ancora un attacco alle capacità di empatia dello spettatore. I quadri di Guccione belli, solenni, appassionati hanno un vigore contemplativo che rende difficile considerarli semplicemente rilevanti. Quando saranno concluse tutte le rassegne, costruite le scuole, ratificate le clamorose transazioni di influenza, queste opere continueranno a parlare nel loro registro necessario d interiorità, di singolarità di amore per la pittura stessa. (it) |