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L'autorappresentazione che l'ISIS proponeva di sé si è diffusa come l'acqua nella terra, inesorabile e inafferrabile, sui social media e su internet, rovesciando lo stereotipo del primitivo e del sottosviluppato che l'occidente ha saputo proiettare sul medio oriente dal colonialismo all'esportazione militare della democrazia. Il combattente islamico ignorante e privo di cultura si è rivelato così essere un blogger, un hacker, un abile impaginatore di immagini e di notizie e l'esercito dell'ISIS ha mostrato di saper giocare strategicamente tanto con la forza militare che con la comunicazione, con un potere di attrazione senza precedenti che ha attirato migliaia di giovani islamici, mediorientali magrebini e occidentali. (it) |