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Fra tutte le attrici che considero eccellenti, ce n'è una che occupa un posto assolutamente particolare. I critici di cinema la lodano nei suoi ruoli per Carax, Kieslowski, Minghella, Rappeneau o Haneke, e hanno ragione, ma io la adoro ancora di più quando è se stessa, donna luminosa nella vita reale. Io adoro interpretare nell'ombra, o anche in segreto, il ruolo dell'ammiratore. Guardare Juliette Binoche significa inventarla. Non sono fra i suoi amici intimi, ma c'è una cosa che so di lei: è duplice. C'è la Juliette dall'aspetto serio, e fin qui non ci son problemi, siamo tutti stregati dal fascino e dalla malizia dei suoi occhi neri, svegli, vivi, intelligenti. Ma quando è allegra, le cose si complicano, il suo naso alla Julia Roberts si arriccia, si intravedono i suoi denti candidi, quasi come sassolini recuperati da Pollicino. E la sua risata è semplicemente indescrivibile. (it) |