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Chi pensa alla CIA, probabilmente immagina due dei nostri miti più popolari e duraturi. Il primo è che la nostra missione è perlustrare il globo in cerca di ogni plausibile minaccia contro gli Stati Uniti, e il secondo è che abbiamo il potere di portare a termine il primo. Questo mito è il sottoprodotto di un'organizzazione che, per sua stessa natura, deve esistere e operare in segreto. Il segreto è un vuoto e niente può riempire un vuoto meglio delle congetture paranoiche. «Ehi, hai sentito chi ha ucciso tal dei tali? Ho sentito che è stata la CIA. Ehi, e che mi dici del colpo di stato nella repubblica delle banane? Deve essere stata la CIA. Ehi, fai attenzione quando visiti quel sito, lo sai chi tiene un file con tutti i siti visitati da chiunque? La CIA!». Questa è l'immagine che la gente aveva di noi prima della guerra, un'immagine che eravamo più che felici di incoraggiare. Volevamo che i cattivi sospettassero di noi, che ci temessero, e che magari ci pensassero due volte prima di provare a far del male a uno qualunque dei nostri cittadini. Questo era il vantaggio di essere visti come una sorta di polipo onnisciente. L'unico svantaggio era che anche la nostra gente credeva in quell'immagine, così ogni volta che da qualche parte succedeva qualcosa senza alcun preavviso, verso chi pensa venisse puntato il dito? (it) |