so:text
|
In sostanza, l'Italia entrava in posizione subordinata in un'alleanza precostituita, quella degli imperi centrali, senza alcuna clausola a favore dei nostri interessi mediterranei e balcanici, minacciarti rispettivamente da possibili nuove mosse francesi o da azioni austriache, senza le sperate garanzie contro la troppo temuta minaccia di un risorgere del problema del potere temporale. In confronto di questa realtà, il promesso appoggio contro una ipotetica aggressione francese era assai poca cosa, anche perché la situazione interna della Francia era destinata, col passar del tempo, a differenziarsi sempre più da quella dell'immediato indomani del '70.
Ad ogni modo, il trattato della Triplice costituì fino al 1914 la base della nostra politica estera e, con tutti i suoi difetti e le sue manchevolezze, tolse l'Italia al suo isolamento e contribuì a mantenere l'equilibrio europeo. (it) |