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Durante il giorno, la distruzione nel centro della città è più visibile, soprattutto in una giornata di sole. Sullo sfondo del cielo blu, i ruderi fanno pensare alle scene di un film agghiacciante. Sulla scalinata del vecchio Municipio, poi trasformato in Biblioteca Nazionale, ancora a tre anni di distanza si possono trovare brandelli di carta bruciacchiata, residui di centinaia di migliaia di libri scomparsi in un'unica esplosione. L'edificio delle Poste, quello del governo, gli alberghi, i palazzi universitari... oggi sono tutti soltanto gusci vuoti. Alla luce del giorno, la città è un corpo carico di cicatrici e di ferite aperte. Ma sono le piaghe invisibili, quelle che causano maggior dolore: amici partiti per non più tornare, parenti rimasti uccisi, invalidi, intere famiglie distrutte dalla guerra. (it) |