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L'ho incontrato per la prima volta al Cairo, ai funerali di Nasser, nel settembre 1970. Appena ha saputo che le camere della televisione erano state installate nella grande sala del palazzo di Al Qoubbah, si è messo a singhiozzare. Le sue grida ferivano le nostre orecchie, ma gli guadagnavano l'affetto degli egiziani. Khaled è il nome del figlio primogenito di Nasser. A spettacolo concluso, venne a stringerci la mano. Non aveva versato una sola lacrima e ostentava un sorriso enigmatico. Era stata tutta una sceneggiata. (it) |