Mention484055

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so:text Il caso Renfield, sia pure romanzato, non perde una connotazione propria della psichiatria e di quella del tempo. Anzi, serve a porre un problema molto vivo allora: il rapporto tra malattia di mente, dunque un fenomeno naturale, e possessione demoniaca, che è un fatto extra-naturale. La categoria psichiatrica che meglio si presta a questa problematica è quella che permette rapidi cambiamenti di comportamento e di pensiero. Renfield passa da una fase di eccitamento e di delirio a una condizione di quiete e di apparente normalità. Il delirio di Renfield è la necessità di cibarsi di vivi per ottenere energia vitale per sé e dunque non morire e a questo scopo chiede zucchero che mette sul davanzale della sua cella d'ospedale per attirare mosche che poi ingoia. Una fase successiva è quella di favorire lo sviluppo dei ragni che si nutrono di mosche e dunque di ingoiarli. E il piano seguente, di avere dei topi che mangiano dei ragni e dei gatti che mangiano topi, per cui egli mangiando gatti assume un'energia vitale straordinaria. Tutta la sua vita è condizionata e finalizzata a questa idea. (it)
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so:description Citazioni di Vittorino Andreoli (it)
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Triples where Mention484055 is the object (without rdf:type)

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