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Il separatismo era una cosa seria e non lo era. Era una cosa seria in quanto, approfittando del trambusto e del disagio economico, riusciva a far proseliti e turbava lo sforzo ricostruttivo. Non era una cosa seria, perché a un certo punto quei siciliani, svegliandosi dal sonno incubo, si sarebbero ricordati di essere italiani, di parlare italiano, di avere combattuto sul Piave con le loro fanterie, in difesa della Patria comune e, generosi quali sono, si sarebbero accorti di avere commesso un altro errore proprio nel momento in cui la Patria avvilita, battuta, dilaniata nelle sue viscere da odi fraterni, aveva bisogno di tutti i suoi figli per salvarsi. Ed allora avrebbero buttato a mare il separatismo. (it) |