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So fare compagnia, senza strafare. Sono lì, respiro, faccio le fusa, vi sento vivere, vivo meglio perché ci siete. E quando sono stufo oppure ho i nervi scoperti, me ne vado fuori dai piedi, non faccio storie. Facciamoci compagnia, caro uomo. Come tanti gatti l'hanno fatta, da sempre, a tanti bambini, e anche a tanti santi. Penso a Chiara d'Assisi, alla sua gattina, unica sua compagnia per lunghi anni accanto a lei fulminata dall'artrosi. Ma penso soprattutto che santo o lazzarone, io il mio padrone o lo amo com'è o non lo amo affatto. E sogno che venga il giorno in cui il nostro rapporto non dipenda più dalla fame di cibo o di affetto, cioè dalla necessità, ma solo da una libera scelta d'amicizia. (it) |