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l'antesignano del nuovo spettacolo teatrale fu, nel campo della scenografia, uno svizzero d'origine italiana, il ginevrino Adolphe Appia ; che, movendo dallo sdegno sia per la banalità della scena realistica sia per la falsità della scena dipinta, lanciò le sue nuove teorie – austere, si disse, sino al calvinismo – sulla necessità di una scena ideale, a tre dimensioni, ridotta a uno schematismo di estrema suggestione, tale da invocare come suo necessario compimento la presenza della persona umana, soggetto del dramma. (it) |