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Dobbiamo espressamente insistere che non abbiamo mai considerato Leonardo un nevrotico o, con goffa espressione, un «malato di nervi». Chi protesta per la nostra audacia troppo grande nell'esaminarlo alla luce delle scoperte fatte nel campo della patologia, è ancora attaccato ai pregiudizi che oggi abbiamo giustamente abbandonato. Non pensiamo più che malattia e salute, persone normali e nevrotiche, si possano distinguere nettamente, né che i tratti nevrotici debbano necessariamente costituire indizi di una generale inferiorità. (it) |