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L'essere, in quanto è se stesso, misura la propria regione che è ritagliata mediante il suo attuarsi nella parola. Il linguaggio è il recinto , cioè la casa dell'essere. L'essenza del linguaggio non si esaurisce nel significare, né è qualcosa di connesso esclusivamente a segni e cifre. Essendo il linguaggio la casa dell'essere, possiamo accedere all'ente solo passando costantemente per questa casa. Se andiamo alla fontana, se attraversiamo un bosco, attraversiamo già sempre la parola «fontana», la parola «bosco», anche se non pronunciamo queste parole e non ci riferiamo a nulla di linguistico. Qualsiasi ente, gli oggetti della coscienza e le cose del cuore, gli uomini autoimponentisi e i più arrischianti, tutti gli esseri, ognuno secondo il proprio modo, sono nella regione del linguaggio. Se mai in qualche luogo, è unicamente in questa regione che potrà avvenire quel rivolgimento dal dominio degli oggetti e della loro rappresentazione nel più interiore del cuore. (it) |