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Anche negli indiani mussulmani c'è qualcosa di sfuggente: come un corpo estraneo entrato dentro di loro, una vita d'altra natura incastrata nella loro vita. Dovrei restare più a lungo in India per spiegarmi: la mia non è che una impressione irrazionale. Se l'indiano perde la sua insicurezza, la sua mitezza, il suo tremore, la sua passività, cosa diventa? Il Corano indurisce, dà delle certezze, coltiva l'identità. Perciò con gli indiani di religione mussulmana, che del resto sono una percentuale molto alta, non mi trovo a mio agio: la mia simpatia ha un decorso fatto di pungenti, impalpabili delusioni. (it) |