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Mentre siedo qui, questa sera, nel mio studio affacciato sull'Hudson, già vent'anni sono passati da quando ho aperto per la prima volta i miei occhi su Marte.
Posso vederlo risplendere nel cielo dalla piccola finestra accanto alla mia scrivania, e questa notte sembra chiamarmi di nuovo, come non mi ha più chiamato da quella notte perduta nel passato, e mi sembra quasi di vedere, nel tremendo abisso dello spazio, una meravigliosa donna dai capelli neri in piedi nei giardini del palazzo, e accanto a lei un bambino che l'abbraccia mentre lei gli indica nel cielo il pianeta Terra, e ai loro piedi un'orrenda creatura dal cuore d'oro.
Credo che mi stiano aspettando, lassù, e qualcosa mi dice che lo saprò molto presto. (it) |