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Sade considerava se stesso l'apostolo della rivoluzione veramente rivoluzionaria, al di là della mera politica e della mera economia: la rivoluzione nei singoli uomini, nelle donne e nei bambini, i cui corpi dovevano d'ora in avanti diventare proprietà sessuale comune a tutti, e dalle cui menti bisognava eliminare ogni decoro naturale, ogni inibizione faticosamente acquisita della civiltà tradizionale. Tra il sadismo e la rivoluzione davvero rivoluzionaria non c'è, naturalmente, alcun legame necessario o inevitabile. Sade era un squilibrato, e gli obiettivi più o meno consapevoli della sua rivoluzione erano il caos e la distruzione universali. (it) |