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I sei avversari mi guardano, e io guardo loro. Io, da solo, e loro, cioè tutti. Ma io ho la palla. Ed è mia. Una battuta come dio comanda, e li anniento. Una battuta come si deve, e li cancello. Una battuta dall'alto dei cieli e non basta un uomo di buona volontà, ma neanche un santo, a salvare la baracca. Li incroci, i loro occhi, anche attraverso la rete. Sostieni lo sguardo, lo restituisci con gli interessi, con gli interessi di uno strozzino. Non servono parole o gesti, non servono neanche slogan e mantra, comandamenti e postulati. Servono solo gli occhi: lo specchio dell'anima, la trama della partita, il film della storia. (it) |