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Mi trovavo a Gangi, una piccola cittadina a nord-est di Palermo, nel mese di luglio dell'anno scorso mentre scrivevo la mia sceneggiatura. Sono andato lì perché mi piaceva questa cittadina e volevo che la pellicola terminasse al di fuori di Palermo. Ero lì quando un giorno ho letto sul giornale che Ingmar Bergman era morto. Tutti nella cittadina sapevano che ero un regista cinematografico e che stavo facendo un film. Ero diventato amico di molte persone del luogo che quel giorno parlavano soltanto di questo, della morte di Ingmar Berman, ricordando i suoi film, così mi sentivo di condividere questo dolore. Una cosa molto bella. Il mattino seguente stavo tornando alla stesso bar con la mia macchina. Nel luogo c'è solo un incrocio importante e un poliziotto mi ha fermato. Ho pensato di aver fatto qualcosa di male, magari stavo correndo troppo, ma lui mi ha fermato e mi ha detto di alzare il finestrino. Ha posato il braccio sopra di me e mi ha detto "anche Michelangelo è morto. (it) |