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Ha vinto la rabbia, la rabbia della protesta. Un miliardario losco, che non paga tasse da vent'anni, mente spudoratamente, è allegramente razzista, xenofobo e sessista, e non ha mai svolto un mandato elettivo o pubblico, ha saputo intercettarla. Magistralmente. Hillary Clinton non è l'unica sconfitta in questo scrutinio. Un'ondata di protesta scuote le élite tradizionali sulle due sponde dell'Atlantico. L'elezione di Donald Trump è uno sconvolgimento maggiore, una data cardine per le democrazie occidentali. Come la caduta del muro di Berlino, come l'11 settembre 2001, questo evento apre su un mondo nuovo, di cui si distinguono a fatica per il momento i contorni, ma di cui una caratteristica è fin da ora certa: tutto ciò che era reputato impossibile o irrealistico è ormai possibile. (it) |