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Secondo la leggenda, l'emiro di Barberia, inviò in Sicilia 40.000 guerrieri, fra i quali un capo di nome Halcamo. Costui, sbarcato a Mazara, diede alle fiamme le proprie navi, per significare che, ormai, non era più questione di tornare indietro e che la Sicilia, in un modo o nell'altro, doveva essere occupata. Poi s'impadronì di Selinunte e, per domare subito l'Isola con un esempio ammonitore, prese vari cittadini e li fece cuocere vivi in caldaie di rame. In seguito a tale episodio, le altre città, terrorizzate, si arresero. Volendo, però, il capo saraceno prepararsi a qualsiasi eventualità, edificò un castello, che da lui prese il nome, e vi stabilì la propria dimora. I Siciliani, riavutisi dal primo sgomento, assediarono il castello, ma Halcamo resisté, fino a che dall'Africa non giunse un nuovo contingente di saraceni, che sottomisero definitivamente gli insorti. (it) |