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Fu chi sommò le vittime di a cinquantacinquemila: dei quali cinquantamila Padovani. Vedere le carni sbranate, le fiere satollarsi di pasto umano, il sangue scorrere a rivi, consumarsi le famiglie più illustri, donne e ragazzi gemere fra laidi ed inumani strazî, erano costui diletto: separava i matrimonî, non amava che spie e sicarî: perseguitava inesorabile i ladri, ma ne adempiva largamente le veci. Guai a chi non dicesse bene di lui e non dicesse male de' suoi nemici! guai a chi piangesse parenti proscritti!
Tale dipintura offertaci dagli storici farebbe simile ad una tigre, la quale ammazza non per fame ma per istinto d'ammazzare; e che non desse al suo furore altro intervallo che il tempo richiesto a tender agguati.
Ma possiamo credere tutto? (it) |