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Avvenne una volta ad Alessandro Manzoni, già vecchio, di trovarsi a passare per uno dei paesi che gli eruditi additano come l'originale di quello dei Promessi Sposi: Acquate, mi pare. Un contadino, mostrando a quell'ignoto forestiere le bellezze del villaggio, gli segnalò "la casa di Lucia". Interrogato, raccontò a modo suo la faccenda di Renzo e Lucia come fatto realmente accaduto molti anni avanti; non si sognava neppure di pensare che fosse un romanzo; ignorava l'esistenza di questo genere letterario; avrebbe per lo meno dato del matto a chi avesse voluto fargli credere che quella realtà era stata un'invenzione del vecchio forestiere. Qui lo straniamento dell'opera creata, dall'individuo creatore, era avvenuto in modo totale. Ma un primo grado di questo distacco si ha quando la conoscenza popolare, anche sapendo di aver a fare con un'opera di fantasia, dimentica il nome dell'autore. Ogni autore, se è saggio, deve desiderare con tutte le sue forze di essere in tal modo totalmente dimenticato come persona. (it) |