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Rientrai in quella per la medesima porta Capena, e quindi a manca apparvero incontanente le spaziose mura delle Terme del tristo Caracalla presso le falde dell'Aventino, solo avanzo degli splendidi ornamenti, co'quali era quel colle ricoperto. Allora incominciò il bisbiglio delle turbe, ed elle specialmente rammentavano la magnificenza di quell'edifizio, ove ben mille, e seicento seggi marmorei erano accomodati a pubblici lavacri, ove le immagini di Numi, e di Eroi sculte da'più esperti scalpelli della Grecia, erano ammirate, e degne da resistere al tempo. Or si dolevano apparirne segno niuno, come svanite in polvere, e le diroccate vestigia delle Terme contemplavano crollanti, squallide, neglette, misera testimonianza della instabilità d'ogni umana grandezza. (it) |