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Pur essendo sempre a Torino la chambre non è più la stessa, così come non ci sono più alcuni comprimari presenti nel Voyage, come il cameriere Joannetti e la cagnetta Rosina. Né ci sono più quelle schizofreniche personificazioni della propria identità che erano nel Voyage l'anima e il corpo, designato come «la bestia» oppure «l'altro»: l'abbandono di queste entità è a mio avviso la perdita più grande, che sempre renderà il Voyage di gran lunga superiore alla Expédition .
Xavier è nella Expédition molto più fanciullesco: ad esempio sta a lungo a cavalcioni del davanzale della finestra, descrivendosi come un vero cavaliere che ora vada al passo ora al trotto ora al galoppo. Eppure, nonostante questi e altri bamboleggiamenti, il testo è molto meno adolescenziale e incantato del Voyage. (it) |