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In Sud Africa – per il carattere cruento della sua storia, la rigidità delle sue scelte, i terribili effetti secolari della sofferenza – agli scrittori si è sempre chiesto di "aprire gli occhi", adeguarsi, allinearsi, celebrare, espiare, convertirsi, "essere impegnati", "essere responsabili". La richiesta può essere esplicita e accompagnata da misure repressive, o più subdolamente espressa attraverso l'intimidazione morale. Il fenomeno è amplificato dal fatto che nella maggior parte delle società, siano esse borghesi, proletarie o contadine, gli scrittori hanno un senso di responsabilità e di colpa assai sviluppato, sempre pericolosamente in bilico tra presunzione e insicurezza, autorevolezza e inutilità. Tale ambiguità unita al bisogno di riconoscimento, rende assai più facile manipolarli. (it) |