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Alla parola libertà con appassionato feticismo invocata dai nostri avversari noi contrapponiamo una parola ben più santa ed augusta, ben più nobile e pura, la parola responsabilità, la parola dell'avvenire. La responsabilità rappresenta non solo un fine generale ed inesauribile, ma è la condizione essenziale per la convivenza di un paese assestato. È valore morale che impegna non solo, come la libertà, chi la concede, ma anche e più chi ne è investito. In essa tutte le attività di un popolo si condizionano reciprocamente coordinandosi obbligatoriamente per un fine supremo che deve essere la Nazione. Noi non concepiamo la libertà che come diritto di assoggettarsi ad una servitù e di sottoporsi ad una responsabilità perché questa è la vera dignità dell'uomo. (it) |