so:text
|
Vedete come nel giro di una pagina è costretto a ritornare su pochi oggetti: il lido di sabbia, il mare, la laguna. Un mondo circoscritto e nello stesso tempo infinito. Fare poesia sarebbe stato per Marin insistere fino alla disperazione e alla solitudine su quei pochi tasti; e che non si trattasse di oggetti commerciabili di poesia ce lo conferma la povertà stessa del lessico assunto. Ma ciò che la parola non gli consentiva in lunghezza, Marin lo riscattava in profondità: probabilmente a forza di riprendere, di rimasticare quelle parole, egli rompeva i limiti el suo mondo originario, restava nell'ambito della realtà, trasfigurandola. (it) |