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Quella che Gramsci definiva la grande ambizione quella legata a un movimento collettivo, quando un uomo mette sé stesso al servizio di un progetto. C'è anche ovviamente dentro l'elemento personale, ma è l'ambizione di fare qualcosa per un progetto collettivo, quindi anche per gli altri C'è una bellissima pagina di Max Weber dove lui spiega la diversa vocazione dell'imprenditore e dell'uomo di stato, e spiega perché a suo giudizio un imprenditore non può diventare un uomo di stato di qualità. Lui dice: l'imprenditore ricerca il profitto personale, questa è la sua missione; e nel raggiungimento del profitto personale egli realizza una missione sociale. Ma l'uomo di stato deve cercare il benessere con la felicità o con il miglioramento degli altri, e in questo realizza la sua ambizione. Non è un discorso moralistico. Sono due approcci radicalmente incompatibili. (it) |