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Se ad esempio il trevigiano Nando Salce , facilitato da una condizione economica familiare favorevole, non si fosse accanito per vari decenni della sua esistenza a collezionare manifesti pubblicitari d'ogni tipo, facendone ad un certo momento donazione alla sua città, oggi non sarebbe consentito a Treviso di evocare per tematiche, attraverso le genuine espressioni grafiche di autentici talenti del settore, gusti e passioni e tendenze delle generazioni che ci hanno preceduto. A partire dal 1895. Qualcosa come venticinquemila «pezzi», dai quali sono stati ora estrapolati quelli dedicati fino agli anni Cinquanta alle Dolomiti. (it) |