Mention512725

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so:text Quentin: Qualcuno tra noi deve prendersi delle responsabilità. Worth: E quel qualcuno devi essere tu... Quentin: Non tutti possono permettersi il lusso di fare i nichilisti. Worth: Non tutti sono tanto presuntuosi da fare gli eroi. Quentin: Questa è solo voglia di vivere! Ce l'hanno tutti Worth, persino quelli come te, nascosti dietro la loro corazza di cinismo! Worth: Voglia di vivere. Quella calda piacevole sensazione che sale da dentro? Grazie Quentin, mi hai rigenerato. Quentin: "Oh, povero me. Nessuno mi ama." Se la cosa ti pesa tanto cosa aspetti a liberartene? Perché non la fai finita, Worth?! Avanti, facci vedere che vali qualcosa e salta nel tritacarne. Sii uomo. Lo sapevo. Worth: Vaffanculo, Quentin! Non voglio morire, sono realista! T'illudi che dopo averci rinchiusi in un marchingegno del genere ci facciano uscire? Quentin: Allora perché avrebbero lasciato degli indizi se non ci fosse un modo per andarcene? Worth: Indizi per noi? Che sciocchezza! Quentin: Se ci risparmi le tue miserie sarà più facile trovare la strada! Worth: Non uscirete di qua! Quentin: Sì, invece! Worth: No, ti dico! Quentin: Sì, invece! Worth: Non esiste un'uscita! Quentin: Preso. Holloway: E tu come fai a saperlo? Quentin: Rispondile, Worth. Holloway: Oh, Dio... No... Quentin: Chi sei? Worth: Un maledetto... progettista dell'involucro esterno. Holloway: Di cosa?! Worth: Dello scudo, il sarcofago. Leaven: Hai costruito questa cosa?! Worth: No, solamente l'esterno. E non so niente dei numeri, né di altro dell'interno. Sono stato incaricato di progettare un involucro vuoto. Un cubo. Leaven: Un cubo? Perché non ce l'hai detto? Holloway: Per l'amor di Dio, Worth, tu sapevi che cos'era... Worth: No... Quentin: Worth, tu menti. Worth: Non era così all'inizio. Holloway: Chi c'è dietro? Worth: Non lo so. Quentin: Chi ti ha pagato? Worth: Non l'ho chiesto. Non ho mai messo piede fuori dall'ufficio. Ho sentito al telefono delle persone, altri come me. Specialisti che lavoravano su... su piccoli dettagli. Nessuno sapeva cosa fosse. Nessuno se lo chiedeva. Quentin: Stronzate! Sapevi tutto fin dall'inizio! Guardate: è dentro questa cosa fino al collo. Holloway: No, Quentin. È la loro tattica. Tutti separati cosicché la sinistra non sappia cosa fa la destra e la mente non corre alcun rischio. Quentin: Quale mente? Holloway: Quella che comanda ogni cosa, capisci? Il Pentagono, le grandi multinazionale, la polizia! Si fa un lavoretto insignificante, per esempio costruire un aggeggio in una città qualsiasi e in seguito si viene a sapere che quell'aggeggio in realtà è un componente essenziale di una macchina di morte! Avevo ragione io! E, credimi, è da una vita che lo sapevo! Te l'avevo detto, Quentin! Nessuno deve più dire che sono paranoica! Bisogna uscire di qui e far saltare in aria questa cosa! Worth: Holloway, sei fuori strada. Holloway: Allora aiutami, ti prego. Qual è la verità? Worth: Certo, non è facile accettarlo, ma non c'è nessun complotto, non c'è nemmeno un capo. È soltanto un grosso equivoco che genera l'illusione di un piano generale. Riesci a capirlo? Il Grande Fratello non ti controlla affatto! Quentin: Che spiegazione del cazzo è questa? Worth: La migliore che ci sia. Se ci pensi l'unica conclusione credibile è che non c'è nessuno lassù! Quentin: Qualcuno deve avere ideato questa cosa. Worth: Quale cosa? Perché, sappiamo che cos'è? Quentin: Non ne abbiamo la minima idea. Worth: Eppure la conosciamo meglio di chiunque altro. Forse qualcuno ne aveva un'idea prima di andare via o venire estromesso o licenziato. Ma se questa cosa ha uno scopo, è stato frainteso o soltanto dimenticato. Si tratta di un errore, una... una cattedrale nel deserto, uno dei tanti inutili lavori pubblici. Chi vuoi che si chieda a cosa serve? Tutti noi vogliamo avere la coscienza a posto e aver un buon stipendio. Insomma, io ci ho lavorato per mesi. Era... era un ottimo lavoro! Quentin: Perché ci rinchiudono della gente? Worth: Perché esiste. Bisogna usarlo o riconoscere che è inutile. Quentin: Ma lo è! Non serve a niente! Worth: Quentin, è quello che sto dicendo. Holloway: A questo siamo arrivati. È molto peggio di quello che credevo. Worth: Non direi. È solo più patetico. Quentin: Tu mi dai la nausea, Worth. Worth: Do la nausea anche a me stesso. Tu e io siamo parte del sistema. Io disegno la scatola e tu ci stai dentro. È come avevi detto, Quentin. Tieni i piedi per terra, non divagare, guarda solo quello che hai davanti agli occhi. Nessuno ha voglia di a capire qual è il disegno. La vita è troppo complicata. Voglio dire: rassegnamoci. La ragione per cui siamo qui ci sfugge totalmente. Holloway: È così che roviniamo il mondo? Leaven: Ah! Boom! Ma siete tutti ubriachi? O fumati? Io mi sento in colpa per aver rovinato il mondo da quando avevo sette anni! Dio, chi non ha peccato scagli la prima pietra! (it)
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