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L'idea monoteistica ci appare nel Zoroastrismo delle origini allo stato puro. Il dualismo non la offende. In realtà il dualismo non è negazione del monoteismo: anzi, è un riflesso di questo. Non è una tappa - l'ultima tappa prima dell'unità - sulla via di quel processo di generalizzazione progressiva che fu costruito schematicamente dagli evoluzionisti. Nel dualismo sono tutti presenti quegli elementi divini che il monoteismo nega e rinnega, ma presenti in quella forma che è la sola compatibile con l'idea, anch'essa presente, del dio unico: è la forma stessa dell'unicità che dalla sfera del divino passa ad applicarsi al complesso degli elementi anti-divini; onde questi riescono unificati, mentre pur sono negati come divini. Così Anramanyu non è essenzialmente un altro iddio accanto ad Ahura Mazda: è lo stesso Ahura Mazda nella inversione di tutti i suoi valori. Anramanyu è l'erede e l'esponente di tutti gli dei del paganesimo politeistico: non è esso stesso un dio tradizionale: è una figura nuova che subentra con la Riforma, sostituendosi a tutte le figure divine della tradizione, e così riducendole ad unità, tutte le rappresenta. (it) |